San Gimignano in provincia di
Siena ha una struttura architettonica, un ordinamento politico ed un'attività economica che si sviluppano tra la fine del
1000 e la metà del
1200. Il massimo sviluppo della città si riferisce a quei secoli e si prolunga fino al 1348, anno della grande peste, e al 1353, anno della conseguente sottomissione a
Firenze.
I documenti ci raccontano la storia della città: dalle origini etrusche e romane allo sviluppo del centro storico, grazie alla
Francigena, un'importante via di scambi, di pellegrinaggi e di conoscenze che la attraversava in tutta la sua lunghezza, portando benessere e ricchezza.
Dal 1056 si affermano le sue chiese più importanti: dalla
Collegiata a quelle minori disseminate fra la città e il
contado. Intorno al 1100 il potere politico di
San Gimignano si fa predominante e i regimi consolare e podestarile si susseguono, imponendo alla città un perimetro a mura lungo 2176 metri, intervallato da numerose porte. L'attività dei suoi mercanti, che esportano vino (
Vernaccia e
Vin greco) e zafferano ed importano altri prodotti da tutti i luoghi d'Europa e d'oltremare, origina imponenti patrimoni.
La ricchezza accumulata viene reinvestita in palazzi e torri ed in piccoli e grandi possessi fondiari, in elemosine consistenti, in donazioni e in opere d'arte.
E' a questo che si deve la fama della città di San Gimignano, conosciuta in tutto il mondo per la sua architettura, le sue chiese ed i suoi tesori artistici che nel corso dei secoli furono più volte rapinati e dispersi. Ciò che rimane è stato mirabilmente recuperato, e oggi sistemato in chiese, musei e strutture d'arte, che tutti possono - con grande godimento - visitare e, grazie al quale,
San Gimignano è una delle città più conosciute al mondo ed è "
Patrimonio dell'Unesco".